Immagine_umidita - GEASS Torino
Approfondimenti

Umidità Relativa, Assoluta Punto di Rugiada e Condensa sulle pareti

Marzo 2020
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UMIDITA’ e CONDENSA
Come mai si crea la muffa sulle pareti di casa?

Prima di parlare dell’umidità dobbiamo sapere che esiste quella assoluta e quella relativa.

L’UMIDITA’ RELATIVA (più utilizzata) indica, attraverso un valore %, il rapporto tra il vapore acqueo, contenuto in una massa d’aria e il valore massimo che questa massa può contenere a quel valore di temperatura e pressione atmosferica.

L’UMIDITA’ ASSOLUTA indica invece i grammi di vapore acqueo contenuti in un metro cubo di aria (g/m³).
Nella massa d’aria presa a riferimento per l’umidità relativa (es.: 1 m³) il valore massimo di vapore acqueo che può contenere aumenta all’aumentare della temperatura.

Quindi se manteniamo fisso il vapore acqueo e la pressione, nell’ UMIDITA’ RELATIVA all’aumentare della temperatura diminuirà l’umidità relativa.

Al contrario, nell’umidità assoluta, all’aumentare della temperatura aumenta il valore di umidità assoluta.

La muffa è un fungo che si presenta in determinate e favorevoli condizioni di umidità e temperatura.
Osservando gli ambienti interni delle abitazioni, la muffa si localizza solitamente in alcuni angoli e può crearsi per molteplici ragioni. In genere la sua formazione è conseguente all’umidità ambientale che condensa su una SUPERFICIE FREDDA del muro (es.: ponte termico), ossia quando il vapore acqueo contenuto nell’aria, trovando una superficie a temperatura più bassa, si trasforma in acqua (punto di rugiada). Nelle stagioni più fredde si manifesta in genere in corrispondenza di ponti termici o di piani fuori terra, mentre nel periodo estivo è facile che si crei nelle zone a pavimentazione non isolata tipiche dei piani interrati.

Da cosa dipendono umidità e condensa?

Per avere un’idea possiamo pensare a cosa succede quando d’estate tiriamo fuori dal frigorifero una bottiglia. L’umidità dell’aria condensa attorno alla bottiglia la cui superficie ha una temperatura inferiore rispetto a quella ambientale; maggiore sarà la differenza tra le due temperature (quella della bottiglia e quella dell’ambiente) e maggiore sarà la quantità d’acqua che si depositerà sulla bottiglia fino a creare un velo d’acqua.

 

Tabella valore di Umidità Assoluta in un m³ di aria e dell’Umidità Relativa calcolata a 30 °C

Temperatura (°C) Volume aria (mq) Vapore acqueo misurato (g/ m³) Umidità assoluta (g/cm³) Umidità realtiva
30 1 30,4 21 69, 0789

Tabella dei limiti di saturazione al variare della temperatura in un metro cubo di aria

Temperatura (°C) Vapore acqueo (g/ m³)
0 4,8
10 9,4
20 17,3
30 30,4
40 50,7

 

Osservando la tabella, si vede che alla temperatura di 20°C, 1 m³ di aria può contenere al massimo circa 17 g di vapore, mentre a 30 °C ne può contenere circa 30 g. Se a 30 °C si misura un’umidità pari a 21 g di vapore per mq di aria (umidità assoluta), sapendo che il limite si saturazione (umidità massima) è 30 g per  m³ di aria, per calcolare l’umidità relativa dovremo svolgere il calcolo:

Umidità relativa = 21 g / 30,4 g ∙ 100 = 69%

LA CONDENSA è il passaggio di una sostanza dallo stato di vapore a quello di liquido per sottrazione di calore. La condensa si crea nel momento in cui il vapore è saturo, ovvero in equilibrio con il proprio liquido, tanto maggiore sarà la temperatura dell’aria tanto più alta sarà la sua capacità di assorbire vapore, avremo quindi un innalzamento dell’umidità relativa cioè della percentuale di vapore acqueo contenuto nell’acqua. La misura viene effettuata con un igrometro che può essere per materiali specifici o con sensore infrarosso.

Il fenomeno di condensa è più evidente su materiali compatti e non porosi, come vetri, specchi, metalli, lo è meno su materiali porosi come intonaci, legni. Se pensiamo ad un edificio le finestre sono sempre le superfici più fredde e per questo sono il primo punto dove si forma la condensa, ma la si può trovare anche laddove ci siano pareti corrispondenti a terrapieni, ponti termici etc.

Una volta che si ha condensa si possono verificare due eventi:

  1. Danni ai muri e alle finiture, serramenti compresi, come screpolature della vernice e distacchi. Sui telai dei serramenti può diventare anche pericolosa in quanto meno visibile rispetto ai vetri e quindi può venire trascurata.
  2. Il ristagno su pareti, pavimento o tra lo zoccolino e il muro può creare macchie sui muri muffe e distacco di intonaco o carta da parati. Inoltre la muratura se impregnata d’acqua riduce la sua capacità di isolamento e fa aumentare la condensa anche sul muro.

Le strutture abitative di nuova costruzione sono le più pericolose in termini di condensa

Negli ultimi anni il risparmio energetico nelle strutture edilizie, nonchè l’isolamento termico degli involucri, hanno acquisito una notevole importanza. Questi aspetti, tuttavia, implicano una serie di problematiche che, se non affrontate in modo corretto, possono portare ad una riduzione o perfino all’annullamento dei benefici. Si pensi, per esempio, ai serramenti di oggi, quasi tutti a chiusura ermetica, per limitare al massimo la dispersione di calore (in inverno) e di fresco (d’estate) e per isolare l’abitazione da inquinamento acustico. Essi creano molta condensa perché l’umidità non ha modo di evacuare verso l’esterno. Il risultato è che gli edifici più recenti sono maggiormente soggetti a muffe da ristagno di umidità, ma meno a quelle da ponti termici (migliore isolamento delle pareti interne).

 

1) Quali sono le possibili soluzioni?

  • Non asciugare la biancheria in appartamento a meno di usare stanza con idoneo o forzato ricambio di aria
  • Chiudere le porte mentre si cucina
  • Limitare il numero di piante
  • Cercare un equilibrio tra temperatura e umidità per esempio con un deumidificatore
  • Arieggiare gli ambienti aprendo le finestre anche più volte al giorno per 5 minuti e possibilmente creando correnti d’aria
  • Dotarsi di scambiatore d’aria a risparmio energetico

 

2) Quali strumentazioni possono essere utili per identificare zone di condensa e a rischio formazione muffa?
Identificare ponti termici, zone più fredde e ad alta umidità prima che si vengano a creare formazioni funghine è sicuramente utile per evitare di dover risanare poi un muro o un intero edificio.
Gli strumenti che si possono utilizzare per il monitoraggio di queste grandezze sono: gli igrometri per materiali edili, igrometri a infrarossotermoigrometritermocamere

 

Tabella Strumenti più utilizzati per la misura dell’umidità

Datalogger Extech RHT30 Temperatura Umidità Termoigrometro FLIR MR176 Geass Termoigrometro Igrometri professionali Delta Ohm  width= Strumento Misura Microclima Delta Ohm HD32-1 Geass Torino
Datalogger USB Igrometri con termocamera Termoigrometri palmari Termoigrometri datalogger su scheda SD Misura del Microclima
Termoigrometro Flir MR160 Geass Termoigrometri-Delta-ohm-beauty Datalogger Multifunzione Delta Ohm HD31 datalogger Geass Datalogger Delta Ohm Radio Geass  width=
Igrometri con immagine termica umidità Soluzioni sature umidità per calibrazione Strumenti multifunzione Datalogger Wireless Registratori videografici

Per qualsiasi dubbio, contattaci per approfondire questi argomenti e misurare nel modo corretto l’umidità relativa e il punto di rugiada.